La vitamina E

La vitamina anti-aging: Un antiossidante importante nella prevenzione di un attacco cardiaco e del cancro.

La Vitamina E é il nome di un gruppo di composti chimici chiamati anche tocoferoli. Le diverse varietà di tocoferoli hanno attività biologiche molto diverse, motivo per cui la quantità della sola vitamina E non è determinante nell’attività della vitamina! L’Alfa-tocoferolo  per esempio è 100 volte più attivo del Delta-tocoferolo! Inoltre, la vitamina E naturale (d-alfa-tocoferolo) è attiva biologicamente  da 2 a 3 volte di più del d-alfa-tocoferolo sintetico. Usando quest’ultimo, alcuni effetti non si sono potuti osservare neanche a dosaggi elevati.  Perciò è importante usare il d-alfa-tocoferolo naturale.

Essendo la vitamina E liposolubile, si trova principalmente in oli quali olio di germe di grano, olio di semi di girasole o olio d’oliva. Gli acidi grassi insaturi – essenziali per il corpo umano e la sua salute – utilizzano purtroppo una certa quantità di vitamina E metabolizzandola nel corpo: perciò l’equilibrio della vitamina E nei cibi che contengono molti acidi grassi insaturi non è sempre positivo! L’olio di cardo, di noci o pesce, per esempio, sono sani per il contenuto dei loro acidi grassi insaturi, ma contengono un equilibrio di vitamina E negativo. Questo significa che il corpo utilizza più vitamina E per digerire questi cibi, rispetto al loro contenuto iniziale.

La vitamina E viene misurata in milligrammi o in unità internazionali (IU). Un milligrammo equivale a ca. un IU, ma le IU sono standardizzate per attività biologiche, perciò a dipendenza della combinazione di tocoferoli un milligrammo di vitamina E potrebbe essere di più o di meno di un’unità. Un milligrammo di d-alfa-tocoferolo, la vitamina E naturale, equivale a 1.49 IU. La somministrazione della vitamina E in IU dà un quadro più preciso. 

La vitamina E negli alimenti ossida facilmente. I trattamenti industriali e il magazzinaggio di cibi possono ridurre del 50% o più  il contenuto di vitamina E. Anche la luce distrugge la vitamina E, perciò oli contenenti molta vitamina E dovrebbero essere conservati in bottiglie scure e al fresco.
La vitamina E è l’antiossidante liposolubile più importante nel corpo umano. Viene formato nelle membrane delle cellule dove protegge le cellule dal danno dei radicali liberi, proteggendole così dall’invecchiamento precoce. Per questo motivo, la vitamina E viene anche chiamata “la vitamina anti-aging”. Il suo utilizzo è specialmente efficace assieme alla vitamina C, il più importante antiossidante idrosolubile. Dei livelli sufficienti di vitamina C proteggono le riserve di vitamina E del corpo.

La vitamina E protegge anche gli acidi grassi nel flusso sanguigno, aiutandoli a non ostruire le pareti arteriose. Perciò protegge contro gli attacchi cardiaci e l’arteriosclerosi.  Uno studio esteso sugli attacchi cardiaci dimostrò che i livelli di colesterolo avevano una correlazione con essi del solo 20%, mentre i livelli della vitamina E nel sangue una correlazione del 63%! 

La vitamina E previene la coagulazione del sangue. Possiamo chiamarla l’alternativa naturale all’aspirina giornaliera, che, come si sa, può condurre ad emorragie interne. Uno studio dimostrò che somministrando 400-800mg di vitamina E al giorno a pazienti sofferenti di un primo attacco cardiaco,  avevano una ricaduta del 77% in meno rispetto all’altro gruppo di controllo!

La vitamina E protegge anche il DNA delle cellule riducendo la probabilità di un cancro.
La vitamina E aiuta a mantenere in buono stato il  sistema nervoso in due modi. Protegge i vasi sanguigni che assicurano un rifornimento costante e sufficiente d’ossigeno al cervello, e protegge le membrane delle cellule nervose, costituite da sostanze grasse. Non serve a niente vivere fino a 120 anni se si perdono le facoltà mentali! La vitamina E aiuta a proteggerle.

La vitamina E migliora il sistema immunitario stimolando la produzione di anticorpi e migliora l’abilità dei globuli bianchi nell’eliminazione degli intrusi.

La vitamina E è anche conosciuta per le sue proprietà anti-infiammatorie. Nel caso dell’ artrite, è stato dimostrato da alcuni studi clinici che dosaggi elevati di vitamina E (almeno 800 IU, ma meglio 1200 IU) migliorano sostanzialmente la condizione nei 2/3 dei casi! Anche persone sofferenti di allergie apprezzano le proprietà antinfiammatorie della vitamina E.

La vitamina E dovrebbe essere usata anche dai diabetici per minimizzare gli effetti della malattia a lungo termine. I malati di morbo d’Alzheimer possono approfittare di dosaggi molto elevati di 2000 IU al giorno: rallenta  la progressione del morbo. Le ferite guariscono più rapidamente quando la vitamina E viene applicata esteriormente (su una ferita) ed internamente. La vitamina E aiuta a prevenire il rischio di contrarre  la degenerazione maculare e la cataratta.

Una mancanza acuta di vitamina E  può condurre all’anemia, alla degenerazione del sistema nervosa, alla debolezza muscolare, agli attacchi cardiaci, all’arteriosclerosi e cancro, all’invecchiamento precoce, a condizioni reumatiche, a infezioni, alla cataratta e all’infertilità.
I seguenti gruppi a rischio necessitano più vitamina E di altri, a causa di un più elevato livello di radicali liberi nel corpo: le persone oltre i 65 anni di età, le donne in gravidanza, i fumatori, i diabetici, le persone con HIV e AIDS, cancro, con problemi circolatori, disfunzione del pancreas o della cistifellea. 

Il  dosaggio giornaliero raccomandato negli USA è di 30 IU. Gli esperti in medicina orto-molecolare concordano che questo dosaggio è troppo basso. Per raggiungere la concentrazione ideale di vitamina E nel sangue, non è sufficiente assumerla solo tramite i nostri alimenti. Un’integrazione della vitamina E è necessaria.  Sono raccomandati dosaggi da 400 a 800 IU a scopo preventivo nelle persone sane.

Non si è a conoscenza del margine superiore sicuro per l’uso continuo della vitamina E, dato che non è stato osservato alcun effetto negativo neanche a dosaggi di 3200 IU.  La vitamina E è liposolubile e perciò può essere assunta in dosaggi elevati poiché il corpo riesce ad eliminarla. Per questo motivo i sintomi di una “overdose” da vitamina E sono rari. Comunque la somministrazione da  2000 a 3000 IU, raccomandata da dottori orto-molecolari, dovrebbe essere assunta solo sotto controllo medico.

I pazienti che assumono regolarmente anticoagulanti devono prestare attenzione ai dosaggi elevati di vitamina E, dato che ha un  effetto anticoagulante. I diabetici devono iniziare l’assunzione lentamente; visto che la vitamina E potrebbe ridurre il bisogno di insulina. I livelli del glucosio devono essere controllati accuratamente fintanto che il nuovo livello di insulina non si sia stabilizzato.
Le affermazioni fatte non sono state esaminate e valutate dalla Food & Drug Administration  degli Stati Uniti. Queste informazioni non hanno lo scopo di diagnosticare,  prevenire, trattare o guarire alcuna malattia.