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Fermare il dolore

Se avete dolore cronico o anche se avete un dolore acuto e molto forte, cominciate subito a ricercarne la causa, perfino mentre state ancora prendendo l’antidolorifico. Prima di tutto cercatela nel vostro antidolorifico! Testatelo al Sincrometro® per ricercare il benzene, i coloranti, la candeggina da bucato, l’acido malonico, e l’aspirina. Tutte queste sostanze prolungano il vostro dolore e impediscono di guarirlo. Cercate immediatamente una marca pulita.

Il flagello che umilia tutti

Il dolore è padrone di tutti noi, il grande flagello che umilia tutti, ricchi e poveri allo stesso modo. In migliaia di anni di civiltà non siamo riusciti a sviluppare un antidolorifico che sia sicuro, rapido, e capace di arrestare i dolori intensi – non semplicemente i dolori a livello di aspirina. Eppure erano stati scoperti! Purtroppo, invece, divennero immediatamente oggetto di commercio, così trasformando il malato in ostaggio. Perfino erbe e spezie antidolorifiche divennero articoli brevettati coperti da diritto di proprietà e segreti “professionali”! E così non fu più possibile a persone comuni, particolarmente creative, fare semplice ricerche per arrivare a utili sostituzioni. Continuiamo a non sapere quasi nulla sul dolore, ma (in questo libro, n.d.t.) cominceremo a stabilire un inizio.

Speciali batteri del dolore

In origine credevamo che il dolore fosse stato decretato da Qualcuno, una specie di castigo per comportamenti “cattivi” che “meritavano” sofferenze estreme. E, recentemente, studi accademici hanno incoraggiato l’interpretazione del dolore come stimolazione di recettori del dolore presenti nei nostri tessuti e attivati da specialissime sostanze. Ma il dolore cronico del cancro non è questo. Il Sincrometro® rileva che il dolore canceroso è dovuto a un comune tipo di batteri, lo Streptococcus pneumoniae, in un posto del corpo dove si è accumulato acido formico. Qui sono presenti insieme batteri, acido formico e sangue, sicché è praticamente impossibile dire quale è venuto prima. Certamente, gli antibiotici per i batteri “strep” non servono a eliminare il dolore, ma quando l’acido formico se ne è andato, il sanguinamento si ferma e anche i batteri se ne vanno, e il dolore più atroce scompare nello stesso giorno.

 Lo Streptococcus pneumoniae viene sempre rilevato nei posti che hanno un dolore straziante, o anche che hanno il dolore più leggero. Ciò spiegherebbe perché piuttosto rapidamente il dolore peggiora, e più avanti diventa cronico. Ma perché arrivano questi batteri? Che cosa li attrae? Potrebbe essere il sangue, dato che il sangue risulta sempre presente insieme a loro? Il sanguinamento è causato dall’acido formico che viene dal benzene (vedere a pagina 352). Quindi in realtà la causa sia del sanguinamento, sia del dolore, è il benzene. Arrestare il sanguinamento dovrebbe arrestare il dolore. È sorprendente, ma è proprio così semplice. Abbiamo già imparato come sbarazzarci sia del benzene che dell’acido formico. E sappiamo già quali allergeni prolungano il sanguinamento. Sapendo questo, non dovrete aspettare un tempo infinito prima di smettere di prendere la morfina, la codeina o altro analgesico. Possiamo aspettarci di liberarci dal dolore abbastanza in fretta. Per farlo ci occorreranno 10 giorni, cinque per detossificare tutto il benzene che sta fabbricando acido formico, e cinque per detossificare l’acido formico. Una volta dissolto l’acido formico, il sanguinamento si arresta nel giro di poche ore. E il dolore smette poche ore dopo che il sanguinamento si è fermato. Affrettatevi a sbarazzavi delle vostre fonti di benzene e delle vostre fonti di allergeni, in modo che l’orologio cominci a marcare il tempo che manca alla liberazione dal dolore.

Male, male, vattene via.

Il semplice lievito in polvere (bicarbonato di sodio) può neutralizzare l’acido formico. Ma naturalmente non può funzionare se è stato prodotto con acqua disinfettata con candeggina da bucato, perché in questo caso ogni dose di bicarbonato aggiungerà al corpo ancora più benzene. Se non avete la possibilità di testarlo, non usate NIENTE; ci vuole una settimana in più, ma almeno non starete contribuendo voi stessi al vostro fallimento. Qualunque pillola o cibo che continua ad apportarvi benzene aggiunge altri giorni di attesa prima che riusciate a liberarvi dal dolore. È preferibile una miscela di bicarbonato di sodio e di potassio, per bilanciare questi due elementi, ma se non l’avete disponibile e avete invece del bicarbonato di sodio puro, usate quello. Ma non aspettatevi un sollievo veloce e permanente. Ci saranno giorni buoni e giorni brutti, che vi diranno che state facendo qualche errore da qualche parte. Fino ad allora, usate la quantità di analgesico più piccola che vi serve per riuscire a mangiare, a dormire, e a far partire il vostro programma per curare il cancro. Non scegliete un antidolorifico che includa una varietà simile all’aspirina (chiedete al farmacista) perché prolunga il sanguinamento. Leggete la sezione sul sanguinamento.

Fate lo zapping al dolore

Anche fare lo zapping al dolore è di grande aiuto. Se avete dolore, vi può perfino capitare di sentire per la prima volta la corrente, dato che quest’ultima va a cercare i tessuti infiammati. Fate lo zapping in continuo. Se possibile, con uno zapper a piastre, fate lo zapping proprio alla località esatta del dolore. Il campo a polarità nord prodotto dalla corrente a offset Positivo dello zapper ha effetti antalgici proprio suoi speciali. Questo effetto è in aggiunta a quello di attivare i globuli bianchi e di distruggere i batteri che causano dolore.

Anche lo zapping semplice, senza piastra, può eliminare il dolore. La corrente è in grado di trovare da sola la località esatta.

Fare lo zapping in aree precise selezionate da voi aiuta la guarigione e contemporaneamente arresta il dolore. Mettete l’elettrodo Positivo (tubo di rame connesso al filo positivo dello zapper) proprio sopra la zona dolorante. Premeteci sopra con la mano per assicurarvi che la corrente penetri. Usate un guanto di plastica sulla mano che preme, per evitare di sottrarre corrente alla zona. Mettete l’altro elettrodo più in basso, ad esempio sotto un piede. Oppure mettete l’elettrodo Positivo  sulla colonna vertebrale al di sopra della zona dolorante, e mettete l’altro elettrodo al di sotto del dolore. Molti sistemi antidolorifici elettronici erano già stati introdotti agli inizi degli anni 1920, prima che si abbattesse sulla nostra civiltà occidentale la cupa età della repressione medica. Alcuni di questi metodi si trovano ora nei musei.

Eliminare il dolore facendo morire di fame i batteri

È più potente togliere dal corpo i metalli che sono il nutrimento essenziale per i batteri Streptococcus, che assumere un antibiotico che blocchi il loro metabolismo. A volte più potente dello stesso zapping…. Tutto ciò che vive ha bisogno di essere alimentato! Gli Streptococchi dipendono dal cromo. Smettete di usare tutte le pentole, padelle, ciotole, posate e piatti fino a che non li avrete testati per controllare che non rilascino cromo (vedere a pagina 581). Dopo di che potrebbe restarvi ben poco – nemmeno le tazze e i piattini (vedere “servizio da tavola temporaneo”, pagina 241)! Testate il vostro cibo e la vostra acqua. Rimuovete i metalli dalla vostra bocca. Dopo di che farvi delle bottigliette omeografiche per-togliere il cromo sarà efficace nel giro di 2-4 giorni. Fabbricatevele usando il vostro zapper e una semplice piastra quadrata di alluminio, di circa 10 cm per lato (vedere Preparazione delle bottigliette copia, pagina 105).

Prendete le gocce- per-togliere il cromo specificamente dalla linfa e dai reni, in modo che verrà lentamente e progressivamente drenato da tutto il corpo, e ciò che finirà per privare i batteri del loro alimento. Ci potrebbero volere 5 giorni. Per ottenere un effetto più forte prendete anche le gocce-per-togliere il miscuglio di metalli pesanti.

Non serve a nulla prendere gocce-per-togliere gli stessi batteri perché li state alimentando con sangue e con metalli. Nutrire i batteri mentre li state combattendo non funziona mai.

Il dolore è acquattato lì vicino

Ci sono rischi da evitare che certamente vi porteranno di nuovo dolore! Mangiare o bere dell’altro benzene, anche solo una compressa inquinata (come lo stesso analgesico), produrrà dell’altro acido formico. Il dolore arriverà con un ritardo di cinque giorni perché quello è l’arco di tempo che occorre perché il benzene, trasformato, raggiunga lo stadio dell’acido formico. Tutto ciò oscura la causa, quell’unica compressa inquinata o uno spazzolino da denti non trattato, o una tazza di porcellana d’“alta qualità”. Non correte questi rischi. Non rischiate una toccatina di lozione, una spezia non testata o una bustina di tè. I prodotti commerciali vengono sempre più lavorati con disinfettante alla candeggina da bucato, il che diffonde benzene dappertutto.

Analgesici da ricetta

Potete, naturalmente, usate antidolorifici da ricetta medica. Ma i rischi sono piuttosto seri. Ben più della metà delle pillole che ho testato apportavano loro stesse un disinfettante a base di candeggina da bucato, e in particolare contenevano i 5 distruttori dell’immunità. I loro coloranti sono di solito evidenti già all’occhio, ma perfino le pastiglie bianche contengono numerosi coloranti che sono invisibili. Quando siete costretti dall’emergenza a prenderle, cercate di lavar via sotto l’acqua del rubinetto almeno parte del rivestimento colorato. Lasciate quindi asciugare le pastiglie lavate su un tovagliolino di carta. Se possibile, alternate marche diverse per lo stesso tipo di prodotto, in modo che non si accumuli troppo dello stesso inquinante. Per aiutare a detossificare questi coloranti assumente della vitamina B2 in più e del coenzima Q10. Gli antidolorifici di solito contengono anche aspirina, e quindi a lungo andare il sanguinamento e il dolore vengono peggiorati, ma siccome si manifestano in ritardo non vengono identificati come responsabili. Un farmacista può aiutarvi a procurarvi un antidolorifico privo di aspirina. Le varietà a base di morfina/codeina rallentano tanto l’intestino che ne consegue la costipazione. Allora la carica batterica sale alle stelle, specialmente i batteri E.coli, il che riduce grandemente la vostra possibilità di riprendervi. Può aiutare l’assumere sostanze che ammorbidiscano le feci e attivatori dell’intestino, ma ciascuno di questi apporta a sua volta le proprie tossine provenienti dalla candeggina da bucato. L’alginato di sodio è un ammorbidente delle feci (vedere Fonti) senza questo rischio.Gli analgesici narcotici disturbano anche l’acquisto di peso e in generale la prosperità dell’organismo. Cercate di passare a dei sostituti, anche se siete costretti a raddoppiare o triplicare le quantità.

Ma è indispensabile pensare anzitutto a un intervento di emergenza per dare sollievo al dolore. Non sentitevi male o in colpa per il fatto che ne avete bisogno. Semplicemente assicuratevi di fare lo zapping al dolore tutto il giorno, prendete piccole quantità di bicarbonato di sodio per 2 o 3 settimane, e soprattutto evitate cibo, acqua, pentolame e piatti inquinati da benzene. Evitate i prodotti commerciali di tutti i tipi. Se il dolore si riduce, ciò dimostra che si può fare. Se torna ad essere forte, deducetene che in qualche modo da cinque a dieci giorni prima l’avete fatto entrare nel vostro corpo. Cercatelo e stanatelo. Sospettate tutto ed eliminatelo. Non disperate per ripetuti fallimenti. Potete ottenere anche successi ripetuti.

Sollievo permanente al dolore

Prima che il dolore cessi naturalmente possono essere necessari parecchi tentativi perché ci sono fonti insospettate di benzene e per forza si commettono degli errori. Quando ci riuscirete, datevi un voto eccellente. Non solo avete vinto il dolore, ma avete sbarazzato il vostro corpo del benzene, uno dei 5 distruttori dell’immunità; avete arrestato le microemorragie interne, e così il numero dei vostri globuli rossi e il livello del ferro possono di nuovo salire. Adesso la vostra energia aumenterà e la vita vi apparirà molto migliore.

Ogni fonte di benzene o di metalli pesanti che riuscite a scoprire può portarvi a un miglioramento permanente del vostro stato di salute, non solo del dolore. Potete averne una dozzina di fonti insospettate. Trovarle ed eliminarle aiuterà a guarire anche le vostre altre malattie, oltre al cancro.

Fatevi i vostri antidolorifici

Assumere gocce della copia omeografica di un farmaco contro il dolore vi dà circa ¼ della sua efficacia, ma vi dà il risultato molto più rapidamente (da 5 a 10 minuti).
Non c’è alcuna tossicità di cui preoccuparsi, così potete prenderle ripetutamente, tutte le volte che volete, fino a che il dolore vi passa.
Sceglietene diverse varietà, fino a 4 o 5, assumendole tutte una dopo l’altra in una sola sessione.

Ecco un esempio:

  1. Copiate diverse compresse di Advil, scrivendo la dose totale sull’etichetta, con il nome NON-ADVIL.
  2. Nello stesso modo copiate alcune compresse contenenti morfina.
  3. Copiate l’indomethacin.
  4. Copiate il Tylenol.
  5. Trovate una varietà di aspirina, non colorata e testata per essere sicuri che non contenga candeggina da bucato. Mettetene alcune compresse in una bottiglietta da 15 ml, in modo che in totale costituiscano circa il quadruplo di una dose reale. Scrivete questa dose sull’etichetta. Aggiungete acqua pura fino a coprirle.

Mettete sulla piastra per fare le copie, a fianco della bottiglietta con le pastiglie, una bottiglietta simile, quasi piena d’acqua. Attorno a ciascuna delle due bottigliette mettete un tubo di metallo e accendete lo zapper per 20 secondi. Leggete a pagina 105 le istruzioni per fare le copie. Etichettate la nuova bottiglietta con la scritta NON-ASPIRINA o FINTA-ASPIRINA, eccetera. Per sicurezza e per evitare incidenti ai bambini, buttate via gli originali. QUESTA NON È PER IL DOLORE CON SANGUINAMENTO.

Prendete 6 gocce di ciascuna, una varietà a un minuto di distanza dall’altra. Ripetete ogni 15 minuti finché il dolore diventa tollerabile*. Non sono stati visti alcuna dipendenza o effetti collaterali. Non combinate questi antidolorifici in una sola bottiglia. Includete tante varietà quante ne avete disponibili. Continuate a copiare le vostre copie per farne altre. E assicuratevi di buttare via gli originali per sicurezza.

Diffidate dell’anestesia

Alleviare il dolore senza rimuoverne la causa è pericoloso: nasconde i problemi. Il grande sollievo ci culla nell’illusione che “le cose siano migliorate”. Usate invece la vostra “finestra di opportunità” per andare a caccia con maggior meticolosità del vostro benzene o di altre fonti. Usate le gocce omeografiche contro il dolore per riuscire a dormire; potete appunto farle seguire dalla Serie per Dormire. Ma il giorno dopo scegliete di soffrire, per restare concentrati sulle cause del dolore.

(dal libro: “The Prevention of all Cancer, pp 358-364; Copyright)


 
* Testatori, un organo che fa male mostra una forte risonanza sia con l’acetilcolina che con l’epinefrina contemporaneamente. Molti antidolorifici possono “spegnere” la risonanza all’acetilcolina. La morfina può “spegnere” l’epinefrina, anche se più lentamente, così dando un sollievo più profondo.


 

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