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Arrestare le perdite ematiche tessutali

Si possono fermare le perdite di sangue perfino quando provengono da una vecchia ulcera che non guarisce mai o da un vecchio tumore, o da una zona interna che non è mai stata localizzata. Spesso l’unico indizio di perdite ematiche è una lenta discesa del livello del ferro (ferro serico) nell’esame del sangue, insieme ad anemia. Le cause sono le stesse per tutte le zone del corpo.
 
Il sanguinamento ha due versanti: una piccola ferita che perde sangue, e un problema di coagulazione che non riesce ad arrestarlo. Potete guarire entrambe le parti in settimane.
 
Dapprima è possibile che abbiate una sola delle due parti. Potreste avere solo minuscole ferite che io chiamo “sanguinamenti”. Tutti i malati di cancro hanno molti minuscoli sanguinamenti nei tessuti; la sola prova di ciò potrebbe essere un’anemia cronica. Nonostante ciò, può essere che il vostro corpo riesca ancora a svolgere i suoi compiti abbastanza bene. O potreste avere un problema di coagulazione. Il vostro corpo è continuamente impegnato a riparare e guarire tutte queste piccole perdite. Ma quest’azione è ostacolata quando il sangue rifiuta di coagularsi alla giusta velocità. Il test del sangue rileva un “tempo di coagulazione” leggermente troppo lungo nei test PT e PTT. Potreste averne dei segni visibili da macchie bluastre o violacee sotto la pelle, da zone del corpo che hanno la tendenza a sviluppare ematomi se vengono urtate: cosce, gambe, braccia, e il dorso delle mani.

Potrete smettere di procurarvi ferite e smettere di alterare i tempi di coagulazione quando avrete guarito il problema della coagulazione. Ma se vi limitate ad assumere farmaci che “rinforzano il sangue”, o pastiglie di ferro, o erbe che forniscono sostanze per guarire le ferite o per correggere la coagulazione, non l’avrete guarito. Potete, sì, ottenere un aiuto profondo e veloce da questi trattamenti, ma sono solo trattamenti. Se non fermate le cause, con il tempo il problema peggiora, anche quando sembra essere sotto controllo.

La soluzione della medicina clinica è di “far costringere” (rendere più stretti) i capillari in modo che non lascino passare molto sangue. L’adrenalina è uno di questi trattamenti per le emergenze.
Queste piccole e costanti perdite ematiche provengono da piccolissime lacerazioni, che si producono dove si è accumulato acido formico. L’acido formico è estremamente aggressivo – è la stessa sostanza che le formiche vi iniettano quando vi mordono.

Immaginate di avere un centinaio di queste piccole iniezioni. Potrebbero essere ancora troppo piccole per darvi dolore, ma già vi causano perdita di sangue. In realtà sono dovute al benzene che da tempo bevete e mangiate: bere acqua contenente benzene o mangiare cibo rivestito con benzene vi dà dozzine di minuscoli sanguinamenti.

Il Sincrometro® rileva che il corpo ha per il benzene una speciale via di detossificazione che porta alla produzione di acido formico. Quando quest’acido si forma nello stomaco o nei polmoni, saranno questi i principali organi che sanguinano.

Il corpo è veloce a detossificarlo, usando il proprio bicarbonato di sodio e potassio. Ma se si forma più acido formico di quanto il potassio e il sodio del corpo riescano a tamponare, e sempre nello stesso punto, si forma un’ulcera sanguinante. Il sangue nello sputo o nell’intestino è sufficientemente visibile da essere trovato. Ma quando la perdita di sangue avviene nei vostri tessuti, questi non vengono quasi mai trovati. Il Sincrometro® li trova quando si ricerca l’emoglobina libera nella saliva o in un organo.

Ricordatevi che il corpo può naturalmente fabbricare benzene dalla micotossina zearalenone, a sua volta prodotta dal fungo del marciume ad anello della patata (preceduto dal fungo Chaetomium). Così non è una sorpresa che si sia evoluto un percorso detossificante per il benzene.

Dapprima il benzene viene ossidato in fenolo, sostanza molto acre che uccide i tessuti (usata nei fumigatori). Per poter ossidare il benzene dovete avere abbastanza capacità ossidante nel vostro corpo.

Poi il fenolo viene demolito in alcol metilico, che è particolarmente dannoso per gli occhi e per il pancreas.

L’alcol metilico viene trasformato in formaldeide, un’altra sostanza molto aspra e che uccide i tessuti (usata dagli addetti alle pompe funebri).

La formaldeide viene poi ossidata in acido formico, che è la sostanza delle punture di formica. Questo percorso è stato rilevato dal Sincrometro® in tutti i casi di sanguinamento cronico.

 Voi sapete già da dove viene il benzene: dall’acqua che bevete, dal cibo, dalle vostre pastiglie, dagli integratori alimentari, dai flaconi delle fleboclisi, da tutto ciò che è stato fatto con acqua contenente benzene. Rispetto a queste fonti, l’entità del benzene presente nell’aria è trascurabile.
 Dopo che avrete smesso di assumere tutte queste cose contenenti benzene, ci vorranno solo 5-10 giorni per arrestare i sanguinamenti. Occorrono 5 giorni per indirizzare sulla via dell’acido formico l’ultima dose di benzene che avete mangiato.

 Ma per rimuovere l’acido formico ci vogliono altri 5 giorni perché il corpo può avere una scorta troppo limitata dei propri bicarbonati: ha continuato a consumarli tutti per produrre formiato di sodio e formiato di potassio che gli servivano a detossificare l’acido formico. La costante perdita di questi forti alcalinizzatori può portare a una condizione acida e al bisogno intenso di cibi salati e di bevande contenenti anidride carbonica (soda).

 Per fortuna le lacerazioni guariscono in fretta. Dopo cinque giorni l’acido formico può essere tutto combinato e spedito fuori con l’urina attraverso i reni e la vescica.
 
 Se non sono disponibili abbastanza carbonato di sodio o di potassio, il corpo cerca comunque di spingere fuori l’acido formico attraverso i reni. Naturalmente a questo punto il sanguinamento si sviluppa nei reni. Inoltre tutto questo acido formico li rende di gran lunga troppo acidi, sicché non sono più in grado di secernere ed espellere altre sostanze. Normalmente le tossine vengono neutralizzate prima di essere escrete. Se ciò non viene fatto, i reni vengono danneggiati.

 Prendendo stabilmente basse dosi di bicarbonato di sodio e di potassio potete nel giro di giorni, non di mesi, dare sollievo il problema del sanguinamento di reni, intestino, polmoni e ulcere allo stomaco o all’esofago.

 Quanto tempo ci vorrà ad arrestare le microemorragie dipende dall’entità dell’arretrato di benzene che vi rimane da detossificare in acido formico. La velocità della detossificazione del benzene dipende da enzimi del fegato, oltre che dalla cisteina, dalla taurina, dal magnesio e dalla vitamina B2. Accelerare molto questo processo non fa altro che creare, alla fine della catena, una pozza ancora più grande di acido formico. Invece iniziare ad assumere bicarbonato di sodio prima di accelerare il processo vi protegge da questo pericolo. Pazientemente e costantemente assumete il bicarbonato e una piccola quantità di cisteina e taurina (una capsula al giorno).

Negli stessi 5-10 giorni che vi occorrono per detossificare tutto il benzene presente nel vostro corpo, potrete guarire i vostri problemi di coagulazione.


Il problema della coagulazione

 La vitamina K e la cumarina svolgono un ruolo nel sanguinamento

Il corpo ha un proprio complicatissimo sistema per coagulare velocemente e quindi arrestare un’emorragia. Usa il calcio, la trombina, la fibrina e molti enzimi, tutti accuratamente regolati. C’è anche un complicato sistema di mantenimento del sangue a un livello di fluidità sufficiente a permettergli di scorrere bene e a impedire che si coaguli! Ciò è altrettanto importante. La vitamina K  e la cumarina svolgono un ruolo in questi fenomeni, così come anche la comune aspirina.

La vitamina K si trova in varie forme. La forma che porta il problema di coagulazione è chiamata menadione. Rallenta la coagulazione. Ma non è il normale menadione: è una forma”sbagliata” di menadione. Il Sincrometro® rileva che la sua polarizzazione è diversa. È polarizzato sud invece che nord, il che indica che è un diverso “isomero” (forma). Naturalmente il corpo è in grado di riportarlo alla polarizzazione nord, ma ciò richiede che vengano rimossi il nichel e il Bacillus cereus e perfino le Salmonelle che causano questa trasformazione magnetica e allergica. Il nichel è fissato nel grasso per cuscinetti a sfera presente nel vostro corpo, e continuamente filtra fuori da questo grasso. Il Bacillus proviene da parassiti di Fasciolopsis buski, le cui uova sono anche intrappolate in questo grasso. Un organo ammalato non è in grado di rimuoverli senza aiuto. Allora l’organo attiva il suo allarme e, invece di distruggere gli invasori, produce PGE. E la vitamina K, preziosa sostanza, verrà trattata come una qualunque allergia, e anzi verrà aggiunta infiammazione all’organo.

 Come se questo non fosse già abbastanza grave, potremmo inoltre decidere anche di mangiare una qualche forma sbagliata di menadione!

 Il menadione si trova negli alimenti, specialmente nelle verdure a foglia verde e nelle granaglie di ogni tipo (vedere Tabella degli alimenti a pagina 36). Quando le verdure a foglia verde sono raccolte di fresco, sono polarizzate nord e non contengono la forma allergenica di menadione. Stessa cosa per le granaglie. Ma nel giro di un giorno per le verdure, e di alcune settimane per i cereali, già viene prodotta la forma dannosa polarizzata sud di menadione: questa è la forma allergenica. Se avete microemorragie dovreste smettere di mangiare menadione nelle verdure a foglia verde e nei cereali non perfettamente freschi. Temporaneamente smettete di mangiare tutte le verdure a foglia verde e la maggior parte dei cereali, fino a che il sanguinamento si sarà arrestato. Le granaglie non possono essere fresche, perciò, come cereale, limitatevi a mangiare solo orzo, fino a che il sanguinamento cessa. La vostra prima scelta di verdura a foglia verde potrebbe essere il bok choy (cavolo cinese), e il vostro primo cereale nuovo, la Farina*, impacchettata sotto azoto. Conservatela nel freezer per rallentare l’invecchiamento. Anche la panna, i latticini e i derivati sono sospetti, e devono essere testati.

 Man mano che rimuovete dal vostro corpo il grasso per cuscinetti a sfera, insieme con il nichel e le uova di parassiti in esso intrappolati, e che uccidete il Fasciolopsis buski con i suoi batteri di Bacillus cereus e di Salmonella, il problema dell’allergia si riduce sempre più.

 Ma perfino dopo che il sanguinamento è cessato e che le eventuali chiazze rossastre sulle mani e sulle braccia si sono ristrette, dovreste astenervi dal consumare alimenti contenenti menadione. Prima di riprendere a mangiare le vostre abituali verdure a foglia verde aspettate che le macchie sotto pelle siano completamente sparite e che non si ripresentino più – e questa volta mangiate solo verdure fresche dell’orto. Con le granaglie, sperimentate lentamente per vedere se il sanguinamento ritorna.

 Anche la cumarina rallenta il processo di coagulazione. La cumarina ha un fantastico aroma di “fieno tagliato” e viene dalla vaniglia, dal miele di trifoglio, dal riso fragrante e perfino dai profumi per ambienti. Il vostro corpo, che è saggio, produce PGE2 per combatterla ed eliminarla. Di nuovo, ovunque la cumarina si accumuli nel corpo, lì si attiva l’infiammazione. La cumarina è l’antigene dei polmoni. Le cellule infiammate lasciano entrare i virus, e con l’SV40 in agguato lì vicino, questo polmone potrebbe essere la prossima metastasi.

 I polmoni, che sono la nostra più comune localizzazione per il cancro, hanno un tropismo per la cumarina, perciò è facilissimo che i polmoni sanguinino.

 L’aspirina, chiamata ASA, è naturalmente presente in moltissime piante (per esempio la Gaultheria procumbens e i salici), ma anche negli alimenti. È sorprendente che sia presente in moltissimi alimenti in lattina, e nelle caramelle. È presente nei fagiolini e in molti frutti dopo la cottura. Gli antidolorifici sono particolarmente traditori: le loro piccole quantità di ASA possono non essere citate sull’etichetta. Testateli o chiedete al vostro farmacista. Trovate un antidolorifico senza aspirina.

 L’evitare la cumarina, il menadione, e l’ASA, oltre ad aver smesso di assumere benzene con il cibo, ha arrestato tutti i problemi di sanguinamento che abbiamo incontrato. Per arrestare le microemorragie può essere ulteriormente utile l’erba cinese Yunnan Paiyao (vedere Fonti). A volte è d’aiuto farsi un’iniezione di vitamina K. Il sanguinamento nello stomaco riceve beneficio dal bere la ricetta di arginato-alce (vedere a pagina 559). Ma tutti questi sono “aiuti” di piccola entità rispetto al rimuovere le cause: l’acido formico e i tre antigeni alimentari. C’è inoltre un altro fattore del sanguinamento.

 Il luogo in cui si sta verificando il sanguinamento decide quale ulteriore allergia alimentare sospettare e testare*. È lì che l’acido formico si accumula. Quell’organo è infiammato a causa della propria allergia, e invita benzene e batteri ad approdare proprio lì. Per esempio, il D-mannitolo è allergenico per il retto. Quando c’è sanguinamento del retto, eliminate dalla vostra dieta il mannitolo.
Il problema della coagulazione si è sviluppato indipendentemente dal problema del benzene e dell’acido formico. Le minuscole ferite causate dall’acido formico possono essere in via di guarigione, ma il sangue può ancora essere di gran lunga troppo fluido a causa del problema di coagulazione. Continua a gocciolare fuori dai siti della ferita guarita, mentre un sangue normale non lo farebbe. Perciò non potete aspettarvi una guarigione fino a che entrambi i problemi non si saranno risolti.

Il bruciore di stomaco è un segno precoce di benzene che arriva allo stomaco. In questo caso il fenolo ha già cominciato ad accumularsi. Il fenolo finirà per trasformarsi in acido formico e per produrre dolore e sanguinamento, anche se quando eravate più giovani e più sani ciò non avveniva. Il sanguinamento attrae i batteri di streptococcus, e ben presto il dolore accompagnerà il sanguinamento. Gli antiacidi e le pozioni antidolorifiche e lenitive non riescono a contrastare l’inarrestabile marcia verso il sanguinamento, il dolore e l’ulcerazione. Man mano che il sito ulcerato perde la sua capacità immunitaria, gradualmente arrivano le altre tessere del puzzle del cancro, e un giorno danno la temuta diagnosi… cancro allo stomaco.
Affrettatevi ad eliminare tutte le vostre fonti di benzene e allergeni. Il numero dei vostri globuli rossi può essere 4.3 e l’emoglobina (HGB) 13.0.

(dal libro “The Prevention of all Cancers”, pp. 350-358; Copyright)


 
* “Farina” non è la nostra farina, ma un tipo di è frumento macinato che negli U.S.A. porta questo nome e marchio (nota del traduttore)
* Analisti al Sincrometro®, testate l’organo sanguinante per il suo antigene alimentare usando la Tavola degli alimenti, o semplicemente testatelo per tutti gli aslimenti che il paziente mangia.


 

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